Centrotavola pasquale


A casa mia i fiori non mancano mai, sia perché ho un'infinità di piante in vaso, sia perché ne raccolgo di spontanei durante le mie passeggiate. In questo periodo però la neve ricopre ancora gran parte del terreno e per le “primizie floreali spontanee” bisognerà attendere ancora un po'.
Un'altra cosa che non manca mai, in nessuno dei miei centrotavola, è qualche candela. Trovo che la luce che emanano sia calda come un abbraccio che avvolge sia la tavola che i commensali. Ma a Pasqua prendono un valore speciale per me, per noi, perché questo grande abbraccio arriva fino ad Atene e viceversa...
Mia sorella mi ha spiegato che: in Grecia un giorno della Settimana Santa un gran numero di preti e vescovi ortodossi salgono su un aeroplano e vanno a Gerusalemme nel luogo dove, secondo tradizione cristiana, ci sarebbe la tomba di Gesù a prendere il fuoco sacro e portarlo in patria. Con questo fuoco si accenderanno le candele in tutte le chiese della nazione greca. Il sabato santo, durante la liturgia serale, ogni persona va in chiesa con la propria candela, che può essere semplice o decorata a piacere, e a mezzanotte l'accende con il fuoco sacro. Dopodiché al rientro nella propria abitazione deve fare la massima attenzione affinché non si spenga la fiamma!
Davanti al portone si disegna virtualmente una croce e dentro la casa, sempre con la candela accesa, si benedice ogni stanza.
Poi si può anche spegnere...Ecco perché in mezzo a tanti fiori profumati ho inserito delle candele bianche; il colore della purezza per accendere il simbolo della resurrezione e dare un abbraccio virtuale a chi è lontano!



Per questi due centrotavola, che ho poi avvicinato, ho usato contenitori di latta capaci di trattenere l'acqua, dentro ho inserito la spugna precedentemente bagnata. I fiori che ho usato sono: giacinti, azalea, elleboro, primule, tulipani bianchi, cymbidium (orchidea) dato che ho la fortuna averne uno bellissimo fiorito in questo momento.




Per il verde ho usato foglie di: galax(comperato in fioreria) edera, elleboro ed euonimus (l'ho “scovato”nel mio giardino e  con il freddo è diventato rosa) poi, per ultimo, due rami di kiwi dalla coltivazione di papà. Poi le candele e qualche ovetto di plastica colorato qua e là..


     

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Mi piace pensare a questo “giardino” come ad un luogo sereno e spensierato dove pace e armonia regnano sopra ogni cosa...♥
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